Punto MC-7: L’orario di rientro al suo comando del Generale Shelton

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Introduzione

Il Generale Hugh Shelton, presidente del Joint Chiefs of Staff, aveva in programma di volare in Europa l’11 settembre 2001, per partecipare ad una riunione della NATO in Ungheria. Doveva essere accompagnato da diverse persone, tra cui il tenente Comandante Suzanne Giesemann, che ha servito come assistente e che più tardi scriverà su questa giornata in un libro. [1] In assenza di Shelton, il Generale Richard Myers, il Vice Presidente del Joint Chiefs of Staff, ne sarebbe diventato il presidente in carica. [2]

La versione ufficiale
  • “Intorno alle 7:30” AM, [3] Il Generale Shelton lascia la base dell’Air Force Andrews (AFB) a bordo di un C-135 modificato (la versione militare del Boeing 707), soprannominato “Speckled Trout”, che di solito era riservato al capo del personale dell’Air Force. [4]
  • Circa 100 minuti più tardi (quindi alle 09:10 circa) Shelton è stato informato del secondo attacco al WTC, [5] dopo di che diede ordine che il suo aereo facese marcia indietro. Voli d’oltreoceano, tuttavia, non erano stati autorizzati ad entrare nello spazio aereo degli Stati Uniti, [6] ed a Speckled Trout gli fu inizialmente negato il rientro. [7]
  • Shelton ha successivamente appreso che il Pentagono era stato colpito, ed essendo sicuro che il suo aereo non sarebbe stato fermato, ha ordinato al pilota di tornare ad Andrews AFB. [8] Poco dopo l’aereo di Shelton ricevette l’autorizzazione. [9]
  • Sulla via del ritorno al Pentagono, l’aereo di Shelton sorvolò Manhattan. [10] Egli scrive: “Abbiamo volato direttamente su quello che ne era stato delle Twin Towers, pochi minuti dopo il crollo.” [11] Poi l’aereo “puntò direttamente ad Andrews” [12] e – l’aiutante di Shelton Giesemann ha dichiarato – vi arrivò nel giro di un’ora. [13]
  • Ad Andrews, Shelton è stato raggiunto da un entourage di auto di pattuglia e poliziotti in motocicletta “che ci hanno scortato, luci lampeggianti e sirene a tutto volume, per le strade stranamente deserte della città fino al Pentagono”, nel quale si recò nel suo ufficio e fu aggiornato dal generale Myers ed altri. [14]
  • Ha poi esaminato il danno verso l’esterno del Pentagono, dopo di che andò al Centro di Comando Nazionale Militare (NMCC) all’interno del Pentagono, [15] quando è arrivato – ha riferito il generale Myers – alle 5:40 PM. [16]
Le prove migliori

Ci sono quattro gravi problemi con la versione di Shelton sui suoi movimenti di quel giorno.

  1. In primo luogo, la linea temporale prevista dalla sua versione è implausibile.
    • La seconda torre del WTC è crollata alle 10:28, quindi se l’aereo di Shelton ha sorvolato le Torri Gemelle “pochi minuti dopo il loro crollo”, allora deve aver volato sopra la città di New York prima delle 11:00.
    • E se, come ha dichiarato Giesemann, l’aereo di Shelton è atterrato ad Andrews “entro un’ora dopo aver passato la città di New York”, [17] avrebbe dovuto arrivare alle 12:00 circa, e la scorta avrebbe dovuto portarlo al Pentagono alle 12:30 circa.
    • Tornati negli USA, Shelton era di nuovo il presidente del Joint Chiefs of Staff. [18] Alle 12:30 ci sarebbero state ancora molte decisioni da prendere. Infatti, a seguito degli attacchi a WTC e Pentagono, avrebbe dovuto, temendo ulteriori attacchi, andare immediatamente al NMCC. Tuttavia, egli scrisse, andò prima nel suo ufficio e poi nel luogo dello schianto. [19]
    • Di certo non avrebbe dovuto attendere le 17:40, che, secondo il generale Myers, è l’orario in cui Shelton arrivò al NMCC. [20]
    • L’idea che Shelton abbia passato cinque ore al Pentagono prima di andare al NMCC non è plausibile. Infatti, è contraddetta dalla dichiarazione di Myers secondo cui alle 5:40 Shelton era “appena tornato” dal volo europeo interrotto. [21]
  2. In secondo luogo, la versione di Shelton sul suo viaggio di ritorno è contraddetta dalle strisce di monitoraggio di Andrews AFB per il suo volo (che sono state ottenute attraverso una richiesta FOIA). [22])
    • Le strisce progresso volo indicano che Speckled Trout – nome in codice “Trout 99” [23] – è atterrato ad Andrews alle 4:40 PM. [24]
    • Perché Shelton e Giesemann indicano di essere arrivati ad Andrews a mezzogiorno circa – quasi cinque ore prima dell’orario di arrivo effettivo?
  3. In terzo luogo, la versione di Shelton e Giesemann, che indicano di essere arrivati al Pentagono alle 12:30 circa, sono contraddette da una delle dichiarazioni di Giesemann:
    • Anche se la sua descrizione del trasferimento da Andrews al Pentagono è parallela a quella di Shelton, anche dicendo che le strade erano “stranamente” vuote [25] Giesemann scrisse anche: “Nessuno ha parlato di come abbiamo accelerato per tutta la Sud-Southwest Freeway, che a quest’ora del tardo pomeriggio era solita essere affollata di auto.” [26]
    • Questa dichiarazione del “tardo pomeriggio” è, naturalmente, sostenuta dalla striscia progresso di volo.
  4. Un quarto problema è il fatto che la versione di Shelton è contraddetta in modo ancora più grave da un articolo del settembre 2011 che descrive la versione dello Speckled Trout per conto del navigatore di volo, il Col. Rob Pedersen. [27] Secondo questo articolo:
    • “Le prime tre ore del volo di Shelton sono andate lisce” fino a quando la BBC riferì in merito agli attacchi al WTC.
    • Dopo che Shelton diede ordine di tornare indietro: “L’aereo ha fatto marcia indietro, ma non è tornato direttamente negli Stati Uniti. Per le prime due ore, l’equipaggio non ha avuto l’autorizzazione per tornare – o per una destinazione – e quindi siamo andati in un circuito di attesa vicino alla Groenlandia”, Pedersen disse. … Speckled Trout ha fatto ritorno in Canada, ma gli è stato inizialmente negato l’ingresso nello spazio aereo degli Stati Uniti. L’equipaggio si è fermato ancora una volta. [28]
    • “Non è stato facile ottenere il nulla osta di sicurezza, anche per un alto profilo passeggeri. … ‘[Non possiamo] dire alla radio ciò che [stavamo] trasportando perché alla FAA non dispongono di comunicazioni sicure. … Ci è voluto un po ‘di tempo … prima che ci lasciassero tornare indietro’, ha detto [Pedersen].” [29]
    • “[Il] volo di ritorno ad Andrews ha portato [l’equipaggio] direttamente sopra la città di New York. … Il sorvolo ravvicinato è stato veloce. … Nel primo pomeriggio sono arrivati ad Andrews.” [30]
    • Anche se la versione di Pedersen contiene alcuni elementi, ovviamente falsi, tra cui la sua affermazione sul volo di ritorno “nel primo pomeriggio” [31] – la sua storia, secondo la quale l’aereo di Shelton fu costretto in un circuito di attesa vicino alla Groenlandia ed ancora sopra il Canada, spiegherebbe il motivo per cui non tornò ad Andrews fino alle 4:40.
Conclusioni

La versione fornita sia da Shelton che da Giesemann, secondo la quale furono in grado di tornare al Pentagono senza indugio – raggiungendolo evidentemente alle 12:30 PM circa – è contraddetta dal loro navigatore di volo, dalla striscia progresso di volo, dal generale Richard Myers, e da una dichiarazione di Giesemann stesso. Se, come sembra, Shelton e Giesemann hanno falsamente sostenuto di essere tornati quasi cinque ore prima dell’orario in cui sono tornati realmente, ci si deve domandare: perché?

E se, come sembra essere il caso, Shelton è tornato ad Andrews alle 4:40 PM, perché l’aereo del più alto comandante militare degli Stati Uniti ha avuto un ritardo di quasi cinque ore in questo giorno importante?

Ogni nuova indagine dovrebbe porre queste due domande.

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Note di riferimento per il punto MC-7
Generale Hugh Shelton, con Ronald Levinson e Malcolm McConnell, Without Hesitation: The Odyssey of an American Warrior (St. Martin’s Press, 2010), 432. Generale Richard B. Myers, Eyes on the Horizon: Serving on the Front Lines of National Security (New York: Threshold Editions, 2009), 10.
“Intorno alle 7:30 ci stavamo alzando in volo” (Shelton, Without Hesitation, 431). La striscia progresso di volo (vedi la nota 22 sotto) indica che l’aereo è decollato alle 7:09. (La differenza tra i due tempi potrebbe semplicemente riflettere due diverse modalità di rendicontazione dell’orario di partenza: 7:09 può essere quando all’aereo è stato dato il segnale per iniziare a muoversi, mentre le 7:30 avrebbe potuto essere l’orario in cui l’aereo aveva “wheels up [preso il volo]”.)
Shelton era solito volare su un VIP Boeing 757 spesso utilizzato dal vice presidente, ma non era disponibile (Shelton, Without Hesitation, 431; Giesemann, Living a Dream, 21).
Shelton, Without Hesitation, 431; Giesemann, Living a Dream, 22-23. (Shelton disse che gli è stato detto del primo attacco al WTC “a circa un’ora e mezza di volo” e venne poi a conoscienza del secondo schianto “dieci minuti dopo” Without Hesitation, 431.)
Myers, Eyes on the Horizon, 10.
Il direttore esecutivo di Shelton, il colonnello Doug Lute, gli disse: “Ci è stato negato il permesso di tornare indietro. E stato chiuso tutto lo spazio aereo degli Stati Uniti.”
Shelton disse: “Doug, dì al pilota che domandiamo perdono al posto di un permesso, così da farci tornare. Andiamo a casa.” Shelton ha aggiunto: “Sapevo che non c’era modo che avrebbero abbattuto un 707 con lo stemma dell’aeronautica militare degli Stati Uniti lungo il lato” (Shelton, Without Hesitation, 432). Giesemann scrisse: “In questo momento ogni altro aereo passeggeri in tutta la nazione fu fatto atterrare, ma con il leader in divisa delle forze armate degli Stati Uniti il nostro aereo volò senza impedimenti” (Living a Dream, 24).
“Dieci minuti dopo hanno chiamato di nuovo con la conferma che ci era stato ufficialmente autorizzato di volare attraverso lo spazio aereo che era stato chiuso” (Shelton, Without Hesitation, 433). Da una bozza del documento FAA: “il Gen. Shelton, dopo aver saputo degli eventi in corso ha ordinato al suo aereo di tornare a Washington, ma questa richiesta gli è stata inizialmente negata dai controllori del traffico aereo che avevano già iniziato a deviare il traffico in entrata oceanica per le destinazioni non statunitensi. Pochi minuti dopo, però, l’autorizzazione è stata concessa e l’aereo del Gen. Shelton invertì la sua rotta e si diresse verso Washington” (“The Air Traffic Organization’s Response to the September 11th Terrorist Attack: ATC System Assessment, Shutdown, and Restoration,” 21 marzo 2002, Appendice G, “Key Personnel Movement”, G-1).
Subito dopo la citazione precedente, Shelton scrisse: “Uno dei nostri piloti mise la testa fuori dall’abitacolo ed annunciò: ‘Signore, la nostra traiettoria di volo ci porterà proprio sopra Manhattan, se vuoi venire qui ad una decina di minuti da ora’” (Shelton, Without Hesitation, 433).
Ibid.; Giesemann ha scritto: “Fissai il luogo in cui le torri gemelle avrebbero dovuto essere” (Living a Dream, 26).
Shelton, Without Hesitation, 432.
“Entro un’ora dopo essere passati sulla città di New York, siamo atterrati alla base dell’aeronautica militare Andrews” (Giesemann, Living a Dream, 27).
Shelton, Without Hesitation, 434. Vedi anche Giesemann, Living a Dream, 27-28.
Shelton, Without Hesitation, 434.
Myers, Eyes on the Horizon, 159.
Giesemann, Living a Dream, 27.
Shelton ha scritto: “Fino a quando non avessi attraversato di nuovo lo spazio aereo degli Stati Uniti, tutte le decisioni sarebbero state di Myers, da fare in collaborazione con il Segretario Rumsfeld ed il presidente” (Shelton, Without Hesitation, 432).
Ibid., 434.
“Alle 05:40, il presidente, il generale Hugh Shelton, appena tornato da un volo interrotto per l’Europa, arrivò al NMCC” (Myers, Eyes on the Horizon, 159).
Vedi la nota precedente.
Le strisce progresso volo di Andrews AFB per l’11 settembre, 2001, sono state ottenute dal gruppo di lavoro di 911 Bloomington, Indiana (911workinggroup.org), per mezzo di una richiesta FOIA fatta da Kevin Ryan ed altri due membri. Uno strumento per la lettura delle sctrisce di monitoraggio dei voli è disponibile online.
Come mostrato da una foto di Airliners.Net.
Le strisce progresso volo (Flight tracking strips) sono nell’orario GTM, che è quattro ore in anticipo rispetto a quello della costa orientale. La striscia progresso di volo del volo per Andrews AFB l’undici settembre 2001, mostra che Trout 99 atterrò a 2040, cioè alle 04:40 PM orario della costa orientale (così come dimostra che questo volo è decollato alle 1109, vale a dire, alle 7:09, ora della costa orientale). Siamo grati a Kevin Ryan e Matthew Everett per aver fornito queste informazioni.
Shelton, Without Hesitation, 434; Giesemann, Living a Dream, 27.
Giesemann, Living a Dream, 27.
Una sezione basata su un’intervista al tenente colonnello Rob Pedersen costituisce una delle 10 sezioni della “Airmen on 9/11,Air Force Magazine, Settembre 2011. Pedersen è ora dirigente per l’Air Force Strategic Deterrence and Nuclear Integration Division al Pentagono (61).
Ibid., 60.
Ibid., 60, 61.
Ibid., 61.
Anche se Pedersen afferma che questo volo arrivò ad Andrews “nel primo pomeriggio”, la striscia progresso di volo dice che è atterrato alle 4:40 PM (che non può essere considerato “primo pomeriggio”). Inoltre, Pedersen afferma che l’equipaggio di Speckled Trout “prese il volo alle 5 del mattino circa”, mentre la striscia dimostra che questo non si è verificato fino a dopo le 7:00 (vedi la nota 22 sopra). Questi errori, però, non rovinano la credibilità della versione di Pedersen: Dieci anni più tardi, avrebbe dimenticato la partenza esatta ed i tempi di ritorno, di cui non avrebbe avuto decisioni da prendere. Ma, come il navigatore, avrebbe avuto il compito di progettare il percorso di ritorno, così i suoi ricordi su questa funzione del viaggio sarebbero stati saldamente fissati nella suo memoria.n (61).

 

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