Punto WTC7-8: L’omissione della prova che Barry Jennings e Michael Hess
Punto hanno sperimentato un esplosione nel WTC 7 la mattina del 9/11

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Introduzione

L’importanza di questo Puinto di Consenso è che due uomini che occupano posizioni di rilievo all’interno dell’amministrazione di New York City hanno riportato una enorme esplosione in profondità all’interno del World Trade Center (WTC) 7 la mattina del 9/11, che li ha intrappolati in un pozzo delle scale per 90 minuti.

L’11 settembre del 2001, Barry Jennings era il Vice Direttore del Dipartimento servizi di emergenza per la New York City Housing Authority.

Michael Hess era il consulente legale della New York City Corporation.

Dopo che un aereo aveva colpito la Torre Nord (WTC 1) alle 08:46, Jennings e Hess erano stati entrambi convocati ad un incontro presso il centro operativo dell’Ufficio del Sindaco della Gestione delle Emergenze (Office of Emergency Management, OEM) al 23º piano del WTC 7. Arrivarono all’OEM per trovare l’ufficio abbandonato e lasciarono l’edificio utilizzando le scale. Entrambi rimasero intrappolati durante la discesa da una enorme esplosione che sembrava provenire dalla cantina.

Importanti domande sulla distruzione del WTC 7 sono state sollevate grazie a Barry Jennings. [1] Se confermate, metterebbero in crisi la versione ufficiale sul crollo del WTC 7, in base alla quale questo sarebbe stato causato solo da un incendio.

Questa testimonianza di Jennings e Hess supporterebbe prove presentate altrove dal Consensus Panel suggerendo che il WTC 7 non è caduto solo per il fuoco, ma è stato tirato giù da una demolizione.

Retroscena

Durante il viaggio al lavoro il 9/11, ha riferito Jennings, ricevette una telefonata urgente subito dopo che la Torre Nord era stata colpita alle 8:46, dicendogli di riferire all’OEM. Arrivò al WTC 7 circa nel momento in cui la Torre Sud (WTC 2) èveniva colpita alle 09:03, per trovare la polizia nella hall. Insieme a Michael Hess, che stava cercando il sindaco Giuliani, Jennings prese l’ascensore fino al 23º piano. Arrivando, trovarono l’OEM chiuso a chiave. Tornati all’ingresso, furono poi scortati da una guardia di sicurezza ad un montacarichi, che li trasportò di nuovo fino all’OEM.

Jennings fu sorpreso di non trovare nessuno lì. Vide i panini mangiati a metà e caffè fumante sul tavolo. Fece poi diverse telefonate per chiedere quello che doveva fare e gli fu detto da un superiore di “uscire da lì; uscire da lì immediatamente”. [2]

Gli ascensori avevano smesso di funzionare, così lui e Hess iniziarono ascendere le scale. Quando raggiunsero il sesto piano ci fu una potente esplosione dal basso, che causò il crollo del pavimento su cui stavano. Nel buio furono costretti a risalire fino al 8º piano, dove Jennings ruppe una finestra con un estintore. Hess chiamò giù dalla finestra per chiedere aiuto, e dopo 90 minuti di attesa furono salvati dai vigili del fuoco di New York.

Al momento dell’esplosione, ha detto Jennings, entrambe le torri erano ancora in piedi. Se fosse vero, questo collocherebbe posizionare l’esplosione prima delle 9:59, quando la Torre Sud ha cominciato a crollare.

Più tardi, mentre Jennings veniva scortato fuori attraverso la hall del WTC 7, lo trovò distrutto in modo irriconoscibile.

Quattro importanti questioni vengono sollevate a seguito della dichiarazione di Jennings di un’esplosione all’interno WTC 7, che non concorda con la versione del NIST, secondo la quale l’apparente esplosione era semplicemente un effetto del collasso della Torre Nord al collasso alle 10:28.

  1. L’orario di arrivo e dell’evacuazione del WTC 7 secondo Jennings: Anche se Jennings riferisce che è arrivato all’OEM vuoto circa nel momento in cui intorno al tempo il secondo aereo ha colpito alle 09:03, la versione ufficiale dice che gli uomini non sono arrivati all’OEM fino a poco prima che la Torre Sud crollasse alle 9:59. (Hess ha fatto alcuna dichiarazione pubblica circa l’orario del loro arrivo.)
  2. Il riferimento ad una esplosione di Hess: il rapporto di un’esplosione dal basso di Jennings mentre erano nella tromba delle scale è stato inizialmente segnalato anche da Hess, anche se ha poi ha cambiato la sua versione.
  3. La Lobby del WTC 7 distrutta: La distruzione della lobby riportata da Jennings è stata omessa dal NIST.
  4. L’orario di partenza di Jennings dal WTC 7 è importante per confermare il suo orario di arrivo, dato che lui e Hess hanno detto che sono rimasti intrappolati per circa 90 minuti. [3]

Anche se l’indagine del NIST ha riportato interviste con entrambi gli uomini, le richieste FOIA di queste interviste sono state negate. [4] Prove basate sulla testimonianza di Jennings devono, quindi, essere cercate altrove.

La versione ufficiale
Il rapporto NIST nel 2005 relativo a Jennings e Hess, [5] che consiste in due paragrafi, può essere ridotto ad una serie di affermazioni:

  1. Quando il primo aereo ha colpito il WTC 1 [8:46 AM], la corrente è venuta a mancare per diversi secondi all’interno del WTC 7. (NIST Ref 368. FDNY Interview 54, winter 2004.)
  2. Molte persone hanno iniziato immediatamente ad abbandonare l’edificio, mentre il centro operativo OEM cominciava a ricevere chiamate d’emergenza. (NIST Ref 369. FDNY Interview 54, winter 2004.)
  3. Quando il secondo aereo ha colpito il WTC 2 [9:03 AM], fu presa la decisione di evacuare il WTC 7. (NIST Ref 370. WTC 7 Interview 1110402, fall 2002.) Quando il WTC 2 fu colpito dal secondo aereo, alle 9:03, molti occupanti del WTC 7 avevano già lasciato l’edificio, mentre altri lo stavano abbandonando di propria iniziativa. (Qui il NIST non ha fornito riferimenti).
  4. Alle 9:59 il WTC 2 è crollato, e le macerie del crollo hanno colpito la facciata sud del WTC 7. (NIST Ref 376. FDNY Interview 45, winter 2004.)
  5. Alle 10:28 è crollato il WTC 1, arrecando danni significativi al WTC 7. (Ref 377. PAPD Interview 1, fall 2003.) Una grande quantità di macerie ha sfondato la parte centrale dell’edificio, approssimativamente dal 10º piano fino al piano terra, mentre altri detriti staccavano una parte dell’angolo sud-occidentale dell’edificio, fra l’8º e il 18º piano circa. (NIST Ref 378. FDNY Interview 3, winter 2004.)
  6. Il crollo del WTC 1 sembra anche essere stato il responsabile per l’inizio degli incendi all’interno del WTC 7. (NIST Ref 379. FDNY Interview 19, winter 2004.)
  7. Con il crollo delle due torri, un impiegato municipale e un dipendente del WTC 7 sono rimasti intrappolati all’interno del WTC 7. (NIST Ref 380. Interviews 2041604 and 1041704, spring 2004.)
  8. I due si erano recati al centro OEM del 23º piano, ma lì non avevano trovato nessuno. Mentre si dirigevano verso un ascensore per scendere, le luci all’interno del WTC 7 hanno iniziato a traballare, mentre il WTC 2 crollava. Poiché l’ascensore era diventato inutilizzabile, hanno iniziato a scendere per le scale. Quando hanno raggiunto il sesto piano, è crollato il WTC 1. Le luci si sono spente sulle scale, il sistema antincendio è entrato brevemente in funzione, e le scale si sono riempite di fumo e di detriti. I due uomini sono risaliti all’ottavo piano, hanno rotto una finestra ed hanno iniziato a chiamare aiuto. I pompieri dalla strada li hanno visti ed hanno iniziato a salire le scale (qui il NIST non ha fornito riferimenti).
  9. C’era inoltre un impiegato della sicurezza di una ditta che aveva sede nell’edificio, che è rimasto intrappolato dal fumo al settimo piano sulle scale. Mentre i pompieri salivano hanno dato aria alle scale, liberandole parzialmente dal fumo. Hanno incontrato l’impiegato della sicurezza al settimo piano e lo hanno accompagnato giù per le scale. Altri pompieri hanno continuato a salire, utilizzando le torce elettriche mentre chiamavano a voce eventuali superstiti. I due uomini bloccati all’ottavo piano hanno visto la luce delle torce e hanno sentito le voci dei pompieri, e sono scesi per le scale. I pompieri li hanno portati all’esterno e li hanno fatti allontanare dall’edificio.(NIST Ref 381. WTC 7 Interviews 2041604 and 1041704, spring 2004.)

In un altro documento il NIST ha affermato che i due uomini sono stati liberati “fra le 12:10 e le 12:15”. [6]

Le prove migliori
  1. I punti fondamentali delle affermazioni del NIST elencati da 1 a 9 vengono affrontati qui sotto. Alcune di queste affermazioni trovano conferma e verifica nei resoconti di Jennings e Hess, mentre altre sono contraddittorie.
    1. & 2. & 3. Riguardo all’orario dell’evacuazione del WTC 7: l’affermazione del NIST che molte persone hanno iniziato ad evacuare il WTC 7 poco dopo che il primo aereo si è schiantato, alle 8:46, e che in numeri ancora maggiori furono indirizzate in modo non ufficiale ad uscire dopo il secondo impatto, sono verificabili altrove. [7] A molte persone fu detto di non usare gli ascensori. (Da notare che l’ordine ufficiale di evacuazione è arrivato solo alle 9:30, dopo che si sparse la falsa notizia di un terzo aereo in avvicinamento).
      Questo significa che Jennings e Hess avrebbero probabilmente trovato l’ingresso, gli ascensori e il centro OEM vuoti poco dopo le 9:03, come ha sostenuto Jennings.
    1. Riguardo all’orario in cui Jennings e Hess sono arrivati: il NIST dice che i detriti per il crollo della torre sud alle 9:59 hanno colpito la facciata sud del WTC 7, proprio mentre Hess e Jennings si allontanavano dall’OEM e prendevano le scale, sul lato nord-est. Questo però collocherebbe i due uomini sulle scale una buona mezz’ora dopo che l’OEM è stato ufficialmente evacuato, alle 9:30, il che contraddice l’idea che l’impiegato di sicurezza li abbia aiutati a prendere l’ascensore di servizio vicino all’OEM.
    2. & 8. Riguardo alle esplosioni all’interno del WTC 7: il NIST sostiene che 29 minuti dopo, alle 10:28, la torre Nord è crollata, causando estesi danni alle facciate sud e sud-ovest del WTC 7. [8] Questa affermazione significa che Jennings e Hess avrebbero confuso l’impatto contro la scala nord-est con una esplosione all’interno del WTC 7. Questo non può essere vero, poiché:
      1. significherebbe che i due uomini ci hanno messo 29 minuti per discendere 17 piani, dal 23º al sesto piano, e cioè quasi due minuti per ogni piano;
      2. ambedue le scale si trovavano lungo l’estremità nord del centro del WTC 7, nella sezione nord dell’edificio, mentre le macerie hanno colpito la facciata sud del WTC 7, che si trovava ad oltre 100 m dalla torre Nord, con il WTC 6 di mezzo;
      3. come mostrato nei disegni strutturali della Cantor (vedi nota 9), le due scalinate all’interno del WTC 7 non si trovavano nella zona della facciata sud danneggiata, come ha sostenuto il NIST;
      4. i disegni mostrano anche come le colonne portanti 74 e 75 avrebbero bloccato il procedere delle macerie verso la direzione delle scale. [9]
    1. L’affermazione non verificabile del NIST, secondo cui due individui non meglio identificati risalirono all’ottavo piano, è supportata da un video rilasciato dal NIST nel 2010, in seguito ad una richiesta FOIA. Il video mostra il signor Hess che chiama aiuto da una finestra rotta dell’ottavo piano, mentre sono in corso delle esplosioni verso il lato nord del WTC 7, ovvero il lato opposto a quello delle torri. Si può sentire Hess che grida “una esplosione”. [10]
    2. L’asserzione del NIST che due pompieri abbiano risalito la scala di nord-est per salvare Jennings e Hess non è basata sulle testimonianze dei pompieri, ma sui racconti dei due uomini, ai quali il NIST non ha dato un nome. Come notato in precedenza, una richiesta FOIA per il contenuto di queste interviste è stata negata. Questo rifiuto può essere avvenuto perché, come Hess ha detto alla BBC, quando loro sono arrivati al sesto piano
      “l’edificio ha cominciato a tremare, era come se ci fosse un terremoto … L’intero edificio ondeggiava … La scala portava contro un muro. Improvvisamente, scendendo verso il sesto piano, ci siamo trovati di fronte un muro”. [11]
      Jennings ha confermato, dicendo che mentre loro arrivavano al sesto piano “ci fu un’esplosione, e il pavimento cedette”. [12]

      In base alle testimonianze di Hess e Jennings, quindi, ciò che afferma il NIST – che loro videro le torce dei pompieri che salivano le scale, li hanno sentiti chiamarli, e furono portati giù da loro – sarebbe stato impossibile, poiché la scala era fisicamente bloccata.

  2. Prove che riguardano le omissioni del NIST sulle testimonianze di Jennings rispetto alle esplosioni
    1. Prove relative alla scala Nord est

      Sia Jennings che Hess furono interrogati dopo il loro salvataggio:

      Jennings, intervistato dal reporter della WABC-TV Jeff Rossen, ha detto che c’è stata “una forte esplosione”. [13]

      Un pompiere intervistato insieme a Jennings ha detto che all’interno del WTC 7 c’era un “pandemonio, non riuscivamo ad arrivare a loro … Abbiamo attraversato l’edificio, ci siamo persi … La parte posteriore era completamente devastata, non c’era modo di entrarvi, non potevamo arrivare a loro, fino a quando uno dei pompieri li ha trovati. Ma non pensavamo che ce l’avrebbero fatta”. [14]

      Il racconto di Michael Hess ricalca quello di Jennings riguardo alle esplosioni, in un’intervista rilasciata ad un giornalista l’11 di settembre:

      “Mi trovavo al centro di emergenza del 23º piano, quando la corrente è venuta a mancare in tutto l’edificio. Io ed un altro signore siamo scesi fino all’ottavo piano, dove c’è stata un’esplosione. Siamo rimasti intrappolati all’ottavo piano, circondati da fumo molto denso per circa un’ora e mezza.” [15]

      Nel 2008 Hess a raccontato alla BBC una versione modificata dei fatti, nella quale ritrattava l’esplosione dicendo che: “Nella mia mente presumevo che ci fosse stata un’esplosione nei sotterranei”. [16] Questa convinzione sarebbe confermata, come abbiamo visto prima, dal fatto che abbia gridato dalla finestra “un’esplosione”.

    2. Prove della distruzione dell’ingresso del WTC 7

      Jennings ha raccontato che non riusciva a riconoscere l’ingresso mentre cercava di uscire dall’edificio: “Mi sono guardato in giro, l’ingresso non c’era più. Sembrava un inferno”. [17]

      Questo viene confermato da un video della CBS ottenuto in seguito ad una richiesta FOIA nel 2010. [18] Questo materiale venne girato, secondo il NIST, fra il crollo delle due torri, intorno alle 10:15.

      Quindi l’esplosione stessa deve essere avvenuta prima che il materiale venisse girato, e certamente prima che cadesse la torre Nord, alle 10:28. Questo concorda con l’arrivo anticipato dei due uomini, che erano stati chiamati al WTC 7 dopo l’impatto del primo aereo, alle 8:46.

  3. Prove riguardanti l’orario in cui Jennings e Hess si sono allontanati dal WTC 7

    L’affermazione del NIST, secondo cui Jennings e Hess non furono salvati fino alle 12:10 – 12:15, è smentita dall’intervista rilasciata da Hess al canale UPN 9 News, a circa mezzo chilometro di distanza dal WTC 7. Una analisi dettagliata mostra che l’intervista è stata fatta o alle 11:34, oppure alle 11:57 al più tardi. [19]

    Anche considerando il secondo orario, e andando all’indietro per sottrarre i 90 minuti durante i quali i due uomini sono rimasti imprigionati, e aggiungendo una stima di circa 30 minuti dal momento della loro liberazione per raggiungere il luogo dell’intervista, al più tardi i due uomini avrebbero potuto arrivare alle scale poco prima delle 10, l’orario in cui è crollata la torre sud.

Conclusioni

Sottolineiamo come l’importanza di questo Consensus Point sia che i due uomini, Jennings and Hess, hanno ambedue sentito una potente esplosione sotto di loro quando si trovavano sulla scala nord-est del WTC 7, e che abbiano raccontato come il pianerottolo del sesto piano abbia ceduto, con le scale che finivano direttamente contro un muro.

L’orario del loro racconto coincide con la distruzione, avvenuta prima delle 10:15, degli enormi saloni di ingresso del WTC 7, come appaiono nel video della CBC ottenuto nel 2010 con atto FOIA.

Questi eventi vicino al livello del suolo non possono essere stati causati dalle torri gemelle, perché i WTC 6 si trovava fra di loro. La distruzione dell’intero salone d’ingresso suggerisce invece una potente esplosione interna – per quanto il NIST abbia evitato di utilizzare il termine “esplosione” nel suo resoconto.

Viste le prove sulle esplosioni nelle torri Nord e Sud che abbiamo presentato in otto Consensus Points sulle torri gemelle, ci si domanda se per il WTC 7 fosse stata programmata una demolizione poco dopo il crollo della torre sud (orario in cui la polvere e le macerie avrebbero coperto la natura e la velocità del crollo del WTC 7), ma che poi per qualche motivo sia stata ritardata a più tardi nella giornata

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Note di riferimento per il punto WTC7-8
Barry Jennings interviews have been posted on this site: “Barry Jennings Interviews (WABC-TV, 2001 / LTW, 2007).” Transcripts of these interviews are available at s1.zetaboards.com/LooseChangeForums/…
History Commons – Profile: Barry Jennings (backup). (Shortly before 9:03 a.m.).
Soon after his escape, Hess told Frank Ucciardo of UPN 9 News: “I was trapped in World Trade Center 7 for an hour and a half.” at 1:37 min. in “9/11: WTC7 explosion witness Michael Hess.”
Jennings and Hess testified to NIST in 2004, but this testimony was never released and FOIA requests have been declined. David Ray Griffin cites one such request: “NIST declined on the basis of a provision allowing for exemption from FOIA disclosure if the information is ‘not directly related to the building failure.’” Letter of August 12, 2009, from Catherine S. Fletcher, Freedom of Information Act Officer, NIST, to a FOIA request of August 8, 2009, from Ms. Susan Peabody, for “[t]he complete texts of NIST’s 2004 interviews of Michael Hess and Barry Jennings, which are cited in NIST NCSTAR 1-8 … , 109, n.380, as ‘WTC 7 Interviews 2041604 and 1041704.’” In: David Ray Griffin, “9/11 Truth: The Mysterious Collapse of WTC Seven,” Global Research, September 11, 2015, Global Research, September 14, 2009.
NIST, “Appendix L: Interim Report on WTC 7,” L-18 (pdf-p. 22). No source for this claim is cited.
Bob Weaver, the Assistant Special Agent in charge of the US Secret Service New York Field Office, said: “When the first plane hit we looked up out of our building and saw the fire and explosion. It was easy to see that it was time to evacuate,” In: Richard Thieme, “More Than Human: The Network is More Than the Sum of its Parts when Disaster Hits,” 2001. After WTC 7 shook, Chief Engineer Michael Catalano said: “The plane had already hit and there was a big gouge.” “He returned to his crew and ordered an evacuation. The second plane hit and they were thrown to the ground. While the building was emptying, Catalano and his crew worked to maintain the building’s vital systems.” In: “First On the Scene: 2 of 3. The Unsung Heroes of September 11,” July 8, 2002. Other supervisors “knew not to take the elevators” and instructed staff to head downstairs.
See the grey and green diagram showing staircases based on Cantor structural drawings, half way down abovetopsecret.com/forum/…
Hess is visible calling for help through a broken north window of the 8th floor, amidst sounds of explosions outside (1:52 minutes). At 2:34, Hess yells down to the firefighters, “An explosion.” In: “WTC 7, Michael Hess Calls For Help.”
Michael Hess 2008 BBC interview, “IN AN INSTANT – 5 DIFFERENT THINGS HAPPENED!,” at 0:55 min.
Barry Jennings transcript from 2007 “Uncut” (“Louder Than Words”) interview; “Barry Jennings Interviews (WABC-TV, 2001 / LTW, 2007),” at 4:10 min.
Michael Hess, WTC7 explosion witness,” at 0:30 minutes.
Michael Hess 2008 BBC interview, “IN AN INSTANT – 5 DIFFERENT THINGS HAPPENED!,” at 1:30 min.
Paul Vallely, “Inside the towers, they scrambled for their lives. The Survivors,” The Independent, September 13, 2001.
NIST FOIA: WTC 7 Lobby Shots and South Face Around 10:15 a.m.” The note below the video reads: “All of the footage was recorded between the tower collapses, roughly around 10:15 a.m. (estimate by NIST in sub-report “NIST NCSTAR 1-9, Vols. 1-2”, Nov. 2008).
Videographer: Mark LaGanga, CBS
Source of video excerpt:
911datasets.org
NIST FOIA #09-42
Release 25
Subfolder: 42A0120 – G25D31
File: DVD Video Container
Total File Size: 3.82 GB
Subfolder Link: http://911datasets.org/index.php/SFolder:3IAGVZVIFRCYCZVEEMC4QG2NSIE3UGAF

 

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